Tetradrakmaton

Il Fedro di Platone

Bollettino telematico di filosofia politica
bfp
Home > Didattica > Fedro

La VII lettera

Abstract

In his Seventh Letter Plato explains that philosophy defies both oral and written communication, because the philosophical understanding requires an attitude and a discipline that cannot be reduced to unmovable words and notions.

Per capire la posizione di Platone sulla scrittura, è utile leggere la VII lettera: un testo ritenuto autentico dalla maggior parte degli interpreti, nel quale Platone - a differenza che nei dialoghi - parla di sé in prima persona. E racconta che il tiranno siracusano Dionisio il giovane aveva messo per iscritto quanto udito da lui, presentandolo come opera sua.

Su questo non c'è né mai ci sarà nessuna mia composizione scritta (syngramma); perché non si tratta affatto di qualcosa di dicibile (reton) come gli altri oggetti di apprendimento (mathemata), ma di qualcosa che d'un tratto viene ad essere nell'anima e si nutre di sé stesso, dopo una lunga comunione (synousia) e convivenza con la cosa, come luce che si accende da una scintilla di fuoco. (341c)

Platone prosegue affermando che se avesse pensato che ciò potesse essere scritto (graptea) in maniera adeguata per la moltitudine e fosse dicibile (reta), lo avrebbe fatto egli stesso. (341d)

...ma non ritengo che un tale tentativo (epicheiresis) sia un bene per gli uomini, se non per quei pochi che sono capaci di scoprirle da sé con una piccola indicazione; quanto ai rimanenti, alcuni li riempirebbe di un disdegno non appropriato né intonato, altri di presunzione altezzosa e vuota, come se avessero appreso chissà quale mistero. (341e)

Quando Platone critica l'inadeguatezza della scrittura, critica anche, nello stesso tempo, l'inadeguatezza della parola parlata. Il problema, in questi passi della VII lettera, non è tanto la superiorità di una presunta dottrina orale, esoterica, rispetto a una dottrina scritta, essoterica, ma la più generale questione della comunicazione del sapere.

Conoscere non significa venire in possesso di alcune nozioni, alla maniera del giovane tiranno siracusano, e proclamarle come proprie; è, piuttosto, una disciplina mentale ed esistenziale e un habitus di ricerca. Proprio perché questo habitus non può essere trasmesso meccanicamente, si pone il problema della sua comunicazione.

Link rilevanti

Platone. VII lettera.


Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons License