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Il Fedro di Platone

Bollettino telematico di filosofia politica
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Il Fedro di Platone

Maria Chiara Pievatolo

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01-07-2007


Sommario

Il problema della scrittura
La VII lettera
Gli strumenti del conoscere
Una passeggiata fuori città (Fedro 227a-228e)
Il problema del mito (Fedro 229a-230a)
I libri e la città (Fedro 229b-230e)
Il discorso di Lisia (Fedro 231a-234b)
Una critica tecnica (Fedro 234c-237a)
Il primo discorso di Socrate (Fedro 237b-241c)
Il secondo discorso di Socrate (Fedro 241d-257b)
Palinodia (Fedro 241d-243e)
Eros come mania (Fedro 244a-245c)
La natura dell'anima (Fedro 245c-246a)
Il carro alato (Fedro 246a-247c)
Un luogo al di sopra del cielo (Fedro 247c-248c)
Metempsicosi (Fedro 248c-249b)
Anamnesis (Fedro 249b-c)
Un'operazione retorica (Fedro 249d-256e)
Un ideale aristocratico (Fedro 256e-257b)
Ambiguità della logografia (Fedro 257b-258e)
Il mito delle cicale (Fedro 258e-259d)
Retorica senza verità (Fedro 259e-260c)
La retorica come tecnica (Fedro 260d-262c)
Un caso fortunato (Fedro 262c-264e)
Il trucco svelato: diaresis e synagogè (Fedro 265a-267e)
Medicina e retorica (Fedro 268a-272c)
La pubblicità del sapere
La techne di scrivere
Per piacere agli dei (Fedro 272e-274a)
Il mito di Theuth (Fedro 274b-275c)
La dignità della scrittura (Fedro 275c-275e)
Scrivere nell'anima (Fedro 276a-277a)
Un riassunto ipomnematico (Fedro 277a-279a)
«Le cose degli amici sono comuni» (Fedro 279b-c)

Il problema della scrittura

Abstract

Why did Plato choose to write philosophical texts, while criticizing written communication? Such a question has received two different answers: some scholars believe that the "true" philosophy of Plato was unwritten and esoteric, while some others are convinced that in Plato's view knowledge is not a collection of information, but an endless critical process. In both cases, we have to deal with a deeper question: if knowledge is either esoteric or unspeakable, how is it possible to produce a meaningful philosophical speech?

Perché Platone sceglie di mettere i suoi testi per iscritto, a dispetto della critica alla scrittura contenuta nel dialogo Fedro? La tradizione interpretativa offre due risposte concorrenti:

  • l'autentica filosofia di Platone è orale e dunque esoterica; il testo scritto serve solo per la divulgazione e la propaganda
  • il testo scritto è utile per trasmettere nozioni e aiutare la memoria; ma il sapere, in quanto discussione e critica, non può essere fissato in uno scritto, o in un lungo discorso monologico, senza tradire se stesso

La prima soluzione viene sostenuta dalla cosiddetta scuola di Tübingen, divulgata in Italia da Giovanni Reale; la seconda soluzione risale al padre degli studi platonici contemporanei, il filosofo e teologo tedesco Schleiermacher. Ma qualsiasi sia la posizione che abbracciamo, dobbiamo interrogarci sul valore del discorso filosofico, riferito a un sapere che vorrebbe essere indipendente da fini particolari e volto alla comprensione dell'universale. Se questo sapere fosse esoterico, o non comunicabile, ogni tipo di argomentazione filosofica espressa si ridurrebbe a retorica o a chiacchiera. Il mondo umano sarebbe destinato a venir guidato esclusivamente dalla passione (eros) e dalla manipolazione comunicativa (retorica). Non a caso questi due elementi sono i principali temi del Fedro.

Glossario

Eros

In italiano "amore" ha uno spettro semantico, cioè un'area di significati possibili, molto più ampio del greco eros. Per esempio noi parliamo dell' amore fraterno e dell'amore sessuale usando la stessa parola. Un greco, di contro, avrebbe preferibilmente designato l'amore fraterno come philia. Questo termine si traduce normalmente con amicizia, ma ha un significato più ampio; esso indica l'affezione per un familiare, un amico o un concittadino: un legame che può essere profondissimo, ma che non comporta di per sé il coinvolgimento passionale che è caratteristico dell'eros. L'Antigone di Sofocle rischia la vita per "amore" del fratello morto, che seppellisce contro le leggi della città: ma ove a noi viene naturale dire "amore", Sofocle dice philia. Basta ricordare il celebre verso 523, nel quale Antigone si dice nata per condividere philia (symphilein) e non odio - in un dialogo il cui tema è proprio la philia per la famiglia e per la città. Eros è amore sessuale, ma non solo: forse la parola più adatta per tradurlo è "passione". Il termine eros viene usata, nella Repubblica (485b, 573a ss), sia a proposito dei tiranni sia a proposito dei filosofi. Tiranni e filosofi sono dominati dall'eros, cioè da una passione che governa interamente il loro animo: gli uni per il potere, gli altri per la conoscenza.

Nel mondo di Platone, il luogo sociale dell'eros non era la famiglia, che era innanzi tutto una organizzazione economica schiavista e patriarcale. I matrimoni erano combinati, per motivi di economia e di economia politica; le donne, oltre ad avere uno status giuridico di minori perenni, erano segregate. Per i familiari, il sentimento appropriato, in questa prospettiva, era la philia, che è anche il legame che unisce i compagni in una impresa comune. Passioni coinvolgenti e totalizzanti si potevano avere altrove, nella vita della comunità: per esempio per i ragazzini liberi sulla soglia della pubertà - questi legami omoerotici fra un ragazzo e un uomo più anziano venivano considerati una istituzione educativa - o, come suggerisce Platone, nei confronti del potere o del sapere.

Link rilevanti

Maria Chiara Pievatolo. Dalla mimesis all'anima .

Francesca Di Donato. Le culture a oralità primaria.

Maria Chiara Pievatolo. La vita di Platone.


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