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Il giardino-città della Scarzuola di Tomaso Buzzi

Lamberti, Claudia and Lemmi, Silvia (2011) Il giardino-città della Scarzuola di Tomaso Buzzi. Bollettino ingegneri (4). pp. 3-14. ISSN 2035-2433

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    Abstract

    Nella seconda metà del secolo scorso, l’architetto milanese Tomaso Buzzi (1900-1981), dà vita, nel giardino della Scarzuola (a Montegiove, in provincia di Terni), a un’opera assolutamente originale: di fianco alle architetture dell’antico convento francescano, crea una sua personale città teatrale, un giardino ermetico-iniziatico, sul modello dell’Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna, con uno sguardo alla Sforzinda di Filarete e ai complessi di Bomarzo da un lato e del Vittoriale dannunziano dall'altro. Difficile comprendere le motivazioni che possono aver portato un architetto immerso nella committenza aristocratico-mondana come Buzzi, a intraprendere un’opera tanto complessa quanto personale e interiore come la Scarzuola, luogo privato di rifugio e di piacere. Infatti negli scritti e appunti che lo stesso architetto ha lasciato, niente autorizza a darne un’unica, chiara ed univoca interpretazione; frattanto, il cantiere continua ancora a crescere e fondersi con il suo ambiente naturale, grazie a Marco Solari, che si impegna a conservare e terminare l'opera, basandosi sugli schizzi dello zio. Il presente articolo descrive il percorso del giardino (che si snoda a cominciare dal vecchio hortus conclusus dei frati del convento, fino a coinvolgere tutta la vallata adiacente) e alcuni significati degli innumerevoli simboli e architetture che si incontrano (e disorientano) lungo il cammino. Fra tutte le definizioni attribuite alla Scarzuola, ciò che forse meglio la descrive è quella di un sogno, della rappresentazione dell’interiorità dell’architetto, dell’altro suo ‘io’, svelato in modo libero da ogni imposizione di quegli ambienti ufficiali nei quali, ad un certo punto della sua vita, non si riconosceva più. Una opportunità per essere se stesso, raccogliendo tutte le esperienze passate e affidandole alla memoria nella “pietrificazione” delle proprie idee. In the second half of last century, the Italian architect Tomaso Buzzi (1900-1981), built, in the garden of Scarzuola (Montegiove, in the province of Terni), a highly original work: beside the ancient Franciscan monastery, he created theatrical city of his own, a hermetic garden with the aim of a superior initiation. He followed as a model the Hypnerotomachia Poliphili by Francesco Colonna, with a look at Filarete's Sforzinda and to such complexes as Bomarzo garden on the one hand and the Vittoriale on the other. It's very difficult to understand the motivations that may have brought an architect as Buzzi, involved in aristocratic patronage, to make such a complex and spiritual work as the Scarzuola, a private place of refuge and pleasure. In fact in the writings and notes that the same architect has left, nothing allows to give a single, unambiguous interpretation. Meanwhile, the site continues to grow into its natural environment, thanks to Marco Solari, who is committed to finish the work, based on his uncle's sketches. This article describes the path of the garden (which runs between the old hortus conclusus of the friars, and the adjacent valley) and some of the meanings of symbols and architectures that we meet. Among all the definitions attributed to Scarzuola, the one that perhaps best describes it is...a dream, the representation of the architect's interior life, his alter ego, freely revealed , an opportunity to be himself, picking up all his past experiences and fixing them in the "petrification" of his own ideas.

    Item Type: Article
    Uncontrolled Keywords: storia dell'architettura contemporanea, Tomaso Buzzi, storia dell'urbanistica, giardini, città ideali, Scarzuola, history of contemporary architecture, gardens, history of town-planning
    Subjects: Area08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/18 - Storia dell'architettura
    Divisions: Dipartimenti (until 2012) > DIPARTIMENTO DI STORIA DELLE ARTI
    Depositing User: PhD Claudia Lamberti
    Date Deposited: 07 Sep 2011 17:30
    Last Modified: 07 Sep 2011 17:30
    URI: http://eprints.adm.unipi.it/id/eprint/1231

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