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Architettura e memoria della Shoah: l’opera di Peter Eisenman a Berlino

Lamberti, Claudia and Gavazzi, Federico (2008) Architettura e memoria della Shoah: l’opera di Peter Eisenman a Berlino. Bollettino ingegneri, 2008 (6). pp. 3-14. ISSN 2035-2433

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    Abstract

    RIASSUNTO Nel maggio 2005 è stato inaugurato a Berlino il “Memoriale agli Ebrei d’Europa uccisi” su progetto di Peter Eisenman. La controversa vicenda dell’opera cominciò nel 1988 con l’idea lanciata dalla giornalista Lea Rosh di dedicare uno spazio alla memoria della Shoah nella capitale tedesca ed è passata attraverso due concorsi, fino ad approdare al progetto noto come “Eisenman II”: in una vasta area posta tra la Behrenstrasse e la Ebertstrasse (nei pressi della Porta di Brandeburgo) sono collocate, secondo una rigida griglia ortogonale, 2.711 stele di calcestruzzo speciale di una altezza variabile tra i 20 cm e gli oltre 4 m, che danno al visitatore l’idea di una immensa campagna modellata dal vento. Assolutamente privo di nomi e di significati simbolici che rimandino alla tradizione ebraica, il luogo vuole essere, nell’idea dell’architetto, uno spazio nel quale l’individuo è solo con se stesso e la sua mente, in modo da lasciar posto al ricordo. Ad una generica funzione evocativa del complesso, suggerita a chi ne percorre i sentieri, è affiancata la testimonianza concreta della documentazione storica esposta in un centro informazioni sotterraneo. Nella ripetizione della forma e nella estensione del memoriale si evoca il principio fondante dei drammi del Ventesimo secolo: la ragione che diventa follia se messa al servizio di progetti e ideali negativi, fino ad investire le vite e la storia umana in una vastità sconfinata di eventi di morte. SUMMARY In May 2005 was inaugurated in Berlin the "Memorial to the murdered Jews of Europe". The history of the Memorial began in 1988, when Germans decided to devote space to the memory of the Shoah in their capital. The competition for the monument was won by Peter Eisenman. In a very large space between the Behrenstrasse and Ebertstrasse (near the Brandenburg Gate) are located, according to a rigid orthogonal grid, 2711 stelae of a special concrete. Their height is variable between 20 cm and over 4 m, giving visitors the idea of a huge campaign shaped by the wind. Eisenman thought to an area in which the individual is alone with himself and his mind, to give place to remembrance. The generic evocative complex, receives a precise historical meaning thanks to the exhibition exposed in a subterranean information center. In the repetition of the form and the extent of the memorial, Eisenman wanted to evoke the founding principle of all the tragedies of the Twentieth century: the reason that becomes madness if put to serve negative projects and ideals, causing an infinite vastness of events of death.

    Item Type: Article
    Uncontrolled Keywords: funzione psicologica degli spazi, architettura dei memoriali, memoria dell’Olocausto, Berlino, Peter Eisenman, history of contemporary architecture, Shoah Memorial, Berlin
    Subjects: Area10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche > L-ART/03 - Storia dell'arte contemporanea
    Area11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche > M-STO/04 - Storia contemporanea
    Area08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/18 - Storia dell'architettura
    Divisions: Dipartimenti (until 2012) > DIPARTIMENTO DI STORIA DELLE ARTI
    Depositing User: PhD Claudia Lamberti
    Date Deposited: 08 Oct 2008
    Last Modified: 30 Dec 2010 14:21
    URI: http://eprints.adm.unipi.it/id/eprint/518

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