Tetradrakmaton

Il Fedro di Platone

Bollettino telematico di filosofia politica
bfp
Home > Didattica > Fedro

Il discorso di Lisia (Fedro 231a-234b)

Abstract

Lysias speech asserts that it is more rewarding for a boy to start a relationship with a man who does not love him, rather than with a person who is in love, because the latter cannot control himself and does not deserve trust. In such a speech, Lysias exhibits his rhetorical skill: the written form makes it possible to divide knowledge from living persons and communities, and to sell it like a commodity.

Fedro legge ad alta voce il discorso di Lisia, nel quale un presunto corteggiatore non innamorato parla in prima persona al ragazzo che corteggia. La relazione che si vorrebbe instaurare è quella fra erastés ed eròmenos, cioè fra un uomo più anziano e un ragazzo alle soglie della pubertà. Nella cultura greca questo genere di relazione, che comportava un intenso coinvolgimento affettivo, era giustificata come uno strumento pedagogico, allo scopo di introdurre il giovane nella comunità (interamente maschile) dei cittadini adulti.

Il discorso di Lisia è un pezzo di bravura scritto da un logografo. I logografi si guadagnavano da vivere componendo discorsi per chi doveva parlare in tribunale, di fronte a grandi giurie popolari, e non si sentiva in grado di esprimersi con parole sue. Se il discorso che Fedro legge non fosse stato un semplice esercizio retorico, sarebbe stato destinato ad allontanarsi da Lisia, per essere usato da un altro, che l'avrebbe imparato a memoria e pronunciato come se fosse stato suo. L'invenzione della scrittura permette di trattare il sapere come un oggetto, che può essere incorporato in una cosa, e può essere comprato e venduto.

Nel suo discorso Lisia sostiene, in sostanza, che l'eros, in quanto passione violenta e travolgente, ancorché provvisoria, è una malattia che produce transazioni interpersonali poco degne di fiducia. L'erastés sarà incostante, geloso, servile con l'eromenos. Sarà dunque impossibile, per lui, costruire una durevole relazione di philia, cioè di affezione disinteressata. Sarà invece possibile concludere un patto stabile e duraturo con una persona che non è innamorata e che dunque sa controllare se stessa. Questo permetterà di trarre dalla transazione un reciproco profitto (ophelìa).(234c) Lisia scrive, facendo quasi il verso a Socrate, che:

...è probabile [...] che coloro che non amano, padroni di se stessi, antepongano il meglio alla reputazione (doxa) davanti alla gente. (231a)

Al distacco dell'immaginario protagonista del discorso corrisponde, all'esterno, il distacco del suo autore, che può produrre argomenti per qualsiasi cliente lo ingaggi: il sapere della retorica è un oggetto che si incorpora nel testo scritto, e che può essere trasferito come una cosa. Come il protagonista del discorso di Lisia può corteggiare senza amare, così Lisia può produrre e vendere un discorso il cui contenuto non è necessariamente parte delle sue convinzioni.

E' davvero possibile separare il sapere dalle persone, e trattare le opere dell'ingegno come oggetti? Socrate, all'inizio del dialogo, sembrava pensarla diversamente, quando diceva che, grazie al rotolo del suo discorso, Lisia stesso è presente.

Link rilevanti

Maria Chiara Pievatolo. La rivoluzione della coscienza.

Platone. Fedro 229b-230e.


Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons License